Gino Sorbillo è uno dei maggiori esponenti della pizza napoletana, ormai famoso in tutto il mondo oltre che in TV, decide di raccontare la sua storia nel libro Pizzaman presentato ieri sera in anteprima nazionale nella sua pizzeria storica a Via dei Tribunali.
Il libro “Pizzaman. La mia storia.” nasce in collaborazione con Dissapore che decide di uscire con il suo primo libro raccontando l’autobiografia di Gino Sorbillo, il re dei pizzaioli napoletani.
Ieri sera, insieme alle colleghe foodblogger napoletane di iFood, partner di NetAddiction e Dissapore, giornalisti ed esponenti del settore ascoltavamo Gino emozionatissimo mentre parlava del suo libro, della sua storia fatta di amore, passione e riscatto che finisce con il raccontare Napoli, il centro storico, la criminalità, gli anni ’80 e la vita di un pizzaiolo prima, durante e dopo il successo ottenuto, un vero e proprio racconto ricco di orgoglio e coraggio. Un ragazzo semplice, pieno di energia e di idee, decide di investire nel cuore di Napoli e di continuare l’attività di famiglia, degno erede di zia Esterina Sorbillo, primogenita di una famiglia di pizzaiuoli, una donna forte costretta a crescere venti fratelli, senza i suoi genitori, tenendo in piedi la spartana pizzeria di Famiglia in via dei Tribunali. A lei Gino ha dedicato un capitolo nel libro e diversi locali che ora sono una istituzione per la pizza fritta.
Gino ha la pizza nel cuore, la trasforma in arte con le sue mani ed idee, inizia a lavorare già dall’età di dieci anni nel piccolo locale in Via dei Tribunali 35, aperto nel 1935 dai nonni e poi portato avanti dal padre Salvatore. Con sacrificio e passione ha lavorato sempre accanto al padre, in un quartiere non molto sicuro, proprio in quel contesto ha subito capito l’importanza di avere una buona comunicazione con il pubblico.
Oggi ci racconta come Via dei Tribunali sia un mondo completamente diverso, un quartiere celebrato, con locali di tendenza e pieno di turisti, una buona parte del merito va sicuramente alla pizza e alla storia delle pizzerie che popolano quella strada, che oggi viene definita per l’appunto “strada della pizza napoletana”. Nel 1996 Gino decide di staccarsi dal papà e dalla zia e decide di mettere in piedi la sua Pizzeria Sorbillo nei locali accanto a quelli di famiglia in Via dei Tribunali 32, una scommessa aprire lì in un quartiere malfamato, c’era un’aria difficile e ci voleva coraggio a praticare il proprio lavoro con serenità, per molti non avrebbe passato l’estate. La pizzeria subisce, invece, evoluzioni di anno in anno e nel 2006 il fratello Antonio, ancora ventenne, decide di lavorare con il fratello creando Gino e Toto, Toto e Gino Sorbillo. Da lì Gino inizia a farsi spazio sui social, grande comunicatore di arte ed innovazione, con le sue creazioni arriva in TV alla Prova del Cuoco, di recente a MasterChef, diventa uno dei maggiori rappresentanti della pizza napoletana, apre sul lungomare di Napoli, a Milano e a New York, rilancia la pizza fritta, la pizza a portafoglio, ma il cuore batte sempre a via dei Tribunali, oggi allargata e abbellita, come vedrete nelle mie foto reportage dell’evento con una sala social con tavolo a ferro di cavallo, simbolo fortunato nelle tradizioni scaramantiche napoletane.
Il resto delle storie potrete leggerle nelle pagine di Pizzaman che vi aspetta in libreria dal 27 novembre, una storia di vita, di coraggio e di passione, io lo sto già leggendo tutto di un fiato…
Ringrazio Gino per l’ospitalità, la degustazione delle pizze, e per averci fatto trascorrere una serata ricca di emozioni, NetAddiction, Dissapore, iFood e Manuela Paglia ed Andrea Pucci per l’organizzazione dell’evento.
e noi ci vediamo al prossimo evento food!
stay tuned!
Michy
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