L’intervista si è svolta domenica 27, l’ultima giornata del Cake Fest, in un ambiente molto carino, nel Caffè dedicato agli incontri, alle chiaccherate e al relax. “Al caffè con il Blogger” Letizia ci ha raccontato della sua più grande passione e del suo percorso nel mondo
delle torte decorate in pasta di zucchero.
Vorrei ringraziarla per la sua disponibilità e per il tempo trascorso con me ed il pubblico al caffè nonostante i mille impegni della giornata, per la sua estrema gentilezza e semplicità che la distinguono moltissimo nella sua professione.
dell’arte si avvicina al mondo del Cake Design durante la sua permanenza negli
Stati Uniti a New York, da qui si apre la sua strada verso il mondo del dolce e
della decorazione, diventando una delle cake designer più glamour in Italia. Il
suo stile, che unisce la tradizione italiana al mondo eccentrico americano, è
equilibrato, elegante e glam. Ogni sua torta è una creazione senza eguali
capace di emozionare…”
1. Letizia, cominciamo con
una domanda che può sembrare banale ma comunque importante per parlare di te e
raccontare la tua storia… parliamo dei tuoi esordi… come hai iniziato il
tuo percorso di Cake Designer e cosa ti ha spinto maggiormente ad intraprendere questa strada?
-Tutto è nato negli Stati
Uniti per gioco poiché all’epoca quando mi sono innammorata di questo mondo il
cake design non era ancora conosciuto in Italia. E’ nato tutto da una grande
passione, ho cominciato a fare queste cose per divertimento ed in famiglia. Mi
piaceva molto ed ho cominciato a frequentare dei corsi che non erano
finalizzati a qualcosa in particolare, solo al piacere di apprendere e quando è
scoppiato il fenomeno anche nel nostro paese io mi sono sentita pronta avendone
già acquisito le basi.
2.Durante il tuo periodo in America c’è stata
un’influenza di qualche Cake Designer in particolare? Se sì quale e chi ti ha
più ti ha ispirato o da chi hai appreso di più?
– Si
ce ne è stata una in particolare, quella di Colette Peters. Per quanto io e lei
abbiamo generi diversi , mi ha subito affascinato. Ci sono altri grandi maestri
che amo ma preferisco il suo stile, anche se barocco, lei mi ha insegnato
numerose tecniche. Di recente è anche venuta a trovarmi a Roma nella mia
Bakery.
3.Dopo il tuo periodo negli Stati Uniti cosa ti ha
spinto ad aprire la tua Glam Bakery “Una fetta di torta” in Italia e più
precisamente a Roma quando il Cake Design in Italia era ancora poco conosciuto?
Ricordiamo che sei stata una delle prime a diffondere il Cake Designer in
Italia.
– Questa Glam Bakery è tutt’oggi una
scuola dove svolgo dei corsi professionali. Appena decisi di aprire non nego
che ho avuto tantissima paura, ho aperto questa attività contro la volontà di
tutti, erano molto scettici e quando mi dicevano “come puoi
pensare che un laboratorio possa mantenersi solo con le torte decorate in pasta
di zucchero, ci sono tante spese di esercizio, investimenti vari… ” io
rispondevo “lo so bene, ma sento che non è solo quello, c’è qualcosa dietro di
più grosso” . Forse è stata una forma di preveggenza oppure credo che avendo
vissuto negli Stati Uniti avevo visto molto lontano, vedevo il mondo come si
muoveva intorno a questo fenomeno.
4.Le tue creazioni si distinguono sempre per
eleganza e per quel tocco di raffinatezza che sono tipiche di Letizia Grella, a
cosa ti ispiri in particolare?
– Grazie, questo che stai
dicendo è una cosa bellissima perché fino a qualche tempo fa i paragoni che si
potevano fare per il Cake Design erano con gli artisti stranieri. Questo che
dici mi fa piacere ed è un onore per me ma anche per l’Italia, perché il mio
stile è riconoscibile insieme ad quello di altri artisti italiani come quello
di Renato Ardovino e questo significa che siamo diventati bravi e abbiamo messo
un grande impegno in questo lavoro. Io sostengo sempre che quando una cosa ha a che fare con la creatività e con la fantasia ed arriva in mano agli
italiani il successo è assicurato, vedi la moda in cui noi ci distinguiamo per
lo stile e siamo conosciuti anche all’estero. Sono contenta che anche in questo
campo ci stiamo distinguendo.
5. Quale è stata la richiesta di torta decorata in
pasta di zucchero più complicata che hai ricevuto in questi anni di
attività?
– È stata una richiesta di una torta
spettacolare per un matrimonio a Ravello di una coppia di russi, loro volevano
qualcosa di alto ed enorme, una torre la torre di Pisa. In quel momento ho
capito che la Torre di Pisa forse è il monumento italiano che più identifica
l’Italia all’estero. Ho cercato di far capire alla coppia che il soggetto era
troppo specifico per una regione… e quindi ho cercato di distoglierli dalla
scelta. Quindi quando loro hanno chiesto quale fosse il monumento più
rapprensentativo dell’Italia io ho risposto che l’Italia è piena di monumenti di
storia ed in particolare di colonne greco romane, quindi ho rappresentato
queste colonne dove sotto c’era un cuore spezzato in due. Ho creato due torte
che dovevano combaciare e rappresentare un cuore intero, progetto elaborato,
partendo dal vassoio che doveva essere tagliato a misura. L’entrata della torta
inoltre è stata molto scenografica poiché all’arrivo e all’unione delle due
metà lo sposo è arrivato con una vespa congiungendosi alla sposa che lo
aspettava, molto bello e suggestivo.
6.Sei più propensa a preparare torte all’italiana
(pan di spagna con creme tipo pasticciera o panna) o torte english style
(compatte e morbide con crema al burro)? Inoltre pensi che sia possibile un
connubio tra torte italiane e pasta di zucchero soprattutto quando si tratta di
torte più elaborate o a piani?
– Non c’è una cosa che è più buona o più cattiva, sono due
gusti di palato diversi, vero è che quando lavoriamo l’inglese con i
nostri ingredienti viene un prodotto buono, autentico. Se una torta
è piccola su un piano si può lavorare e decorare all’italiana, se una torta deve essere scolpita e deve essere decorata per ore è preferibile
utilizzare l’inglese .
7.Gli Italiani sono molto esigenti in materia di gusto
e di dolci, quindi spesso vedono le torte decorate con pasta di zucchero come
“Belle da vedere, di meno da mangiare” cosa ne pensi e quali suggerimenti
daresti a chi si accinge alla preparazione di queste torte per creare il
connubio perfetto? Quale è la tua torta preferita in fatto di abbinamenti tra
basi e creme?
– Io credo che se
lavoriamo con attenzione ingredienti di prima qualità ed utilizziamo prodotti
eccellenti le torte sono sempre buone. Ho avuto una piacevolissima scoperta
quando sono stati proprio i giovani a farmi capire che c’era una sorta di
inversione di tendenza. Infatti ho fatto molte torte per i 18 anni con basi e
creme inglesi, al cioccolato e quando le mamme mi dicevano non era mai capitato
che una torta finisse ad una festa ho capito tutto ciò. Ho avuto l’onore e la
fortuna di presentare per due volte al galà delle Stelle, dove sono presenti 54
Chefs stellati e la prima volta mi sono presentata con una torta decorata in
pasta di zucchero ma con l’interno all’italiana perché era veramente presto e
si incominciava appena a parlare di cake design mentre il secondo ann ho
presentato una torta all’inglese che è stata molto apprezzata.
8. Ingrediente e utensile indispensabile nel tuo
laboratorio di dolci.
– Posso dirlo? La mia Planetaria Kitchen Aid.
9.Una delle torte classiche italiane che preferiresti
ricevere in regalo per il tuo compleanno,”La torta che vorresti”?
– Una semplice torta di mele.
10.Passiamo invece a parlare della tua evoluzione in questo
campo, infatti La tua grande notorietà si è riscontrata ogni anno di più nella
creazione dei tuoi libri. Dopo “La torta che vorrei. L’arte italiana del
cake design” (2010), che è stato uno dei primissimi libri sul Cake Design
in Italia nel 2010, hai avuto la massima ispirazione con il libro “Wedding
Cakes” dove hai introdotto il tuo pubblico al romantico mondo delle torte
nunziali. Mentre recentissima (qualche giorno fa) è l’uscita della tua ultima
opera “La Torta che vorrei for Kids”, cosa ti ha portato alla creazione
di questo nuovo libro rivolto al magico mondo dei bambini?
– Quando ho pubblicato
“La torta che vorrei” ancora nessuno parlava della tecnica e
delle basi del Cake Design, quindi pensai di fare un libro sulla tecnica di
torte decorate in modo semplice. Successivamente ho ricevuto dei commenti
su questo libro che dicevano che era troppo semplice e non rappresenta
l’artista e negli anni successivi quandi ho deciso di creare “Wedding
Cake” dove ho creato delle torte unpò piu elaborate diverse pur rimanendo
nella semplicità poichè sono dell’idea che un libro deve insegnare, quindi deve
essere alla portata di tutti e con la semplicità possiamo fare lo stesso torte
di effetto. Però l’amore per “La torta che vorrei” è rimasto e quindi
ho creato una nuova versione “La torta che vorrei, Kids” un’ idea di
torte per bambini cogliendo piccoli oggetti o figure che rappresentano il loro
mondo come le lettere di legno, la carta da parati con le pecorelle etc…
11.Come vedi il futuro del Cake Design in Italia e pensi che
sia importante creare la figura del decoratore di torte in Pasticceria?
– E’ una domanda importante ed punto di discussione
frequente. Vorrei solo ricordare che noi questo fenomeno lo stiamo solo chiamando
con un nome diverso da quello che si verificava negli anni 50-60 quando ogni
pasticceria aveva un decoratore. Basti ricordare per esempio la pasticceria
siciliana con la sua torta martorana , in pasta di mandorle e ghiaccia reale.
Io stesso ho fatto un corso di ghiaccia reale da un grandissimo maestro
italiano Graziano Giovannini e non ho avuto bisogno di andare all’estero poichè
in Italia abbiamo ottimi pasticcieri e decoratori. Il futuro ideale sarebbe
quello che un pasticciere realizzi un’ottima torta ed un grande decoratore la
faccia più bella.
12. Cosa consigli ad un Cake Designer che vorrebbe emergere in
Italia?
– Credo che ci sia spazio per tutti. Bisogna metterci però
un grande impegno e lavorare con serietà e con professionalità, rivolgendosi
alle strutture, appoggiandosi ai laboratori. Consiglio di rivolgersi alle
pasticcerie che cominciano ad aver bisogno di Cake Designers.
13. Letizia sei presente su vari social ed in particolare di
recente hai deciso di pubblicare video su YouTube per essere sempre al passo
con i tempi, progetti per il futuro?
– La passione della decorazione mi ha
portata verso un’altra passione quella dell’insegnamento, mi piace trasmettere
ed insegnare, spiegare, e con YouTube ho fatto dei tutorials… di progetti
futuri c’è ne uno carino che riprenderà un pò uno passato, però noi adesso
manteniamo il segreto ancora per un po’…
e sui vari social networks.
2 Comments
Aria
13 Novembre 2013 at 10:26 AMcaspita che belle torte! anche io amo molto fare i dolci….magari mi comprerò il libro!
letortedimichy
13 Novembre 2013 at 2:24 PMè bravissima! Wedding Cake è un libro favoloso!